Gli animatori rappresentano il punto forte delle nostre Università, che non sono solo curricoli culturali ma scuola di vita.
Profilo dell’animatore
L’animatore di attività culturali per adulti e per anziani è colui che rendere gli utenti più protagonisti che fruitori delle attività.
La figura dell’animatore si caratterizza per una particolare conoscenza dell’uomo e dei meccanismi relazionali, interiorizzati in un comportamento di vita profondamente motivato. Ha capacità di relazioni sociali idonee a suscitare creatività, impegno, fiducia nella vita, desiderio e abilità sociali. Inoltre è in grado di moderare attività di gruppo e organizzare il lavoro oltre che di assumersi responsabilità. L’animatore ha un bagaglio personale di conoscenze, è capace di relazioni interpersonali autentiche, considera positivamente gli altri e le situazioni, sa superare gli imprevisti.
Il suo compito è quello di condurre attività coordinate con l’équipe locale. È responsabile della creazione di un ambiente, sicuro, inclusivo e divertente. Egli si mette al servizio dell’altro, non come “protagonista” ma piuttosto come colui che suscita interessi. Il suo obiettivo primario è l’affiatamento dei partecipanti, attraverso il coinvolgimento attivo e strutturato delle persone alle quali si rivolge.
Ruolo dell’animatore. Spunti di riflessione
Ambiti e modalità di lavoro
L’adulto quando entra in una istituzione desidera partecipare, esprimere il proprio parere, aderire anche emotivamente al progetto. Di conseguenza hanno un ruolo fondamentale gli amici che credono nella esperienza dell’Università da anni sperimentata e sanno coinvolgere i nuovi e gli indifferenti nelle varie esperienze di gruppo. Sono quelli che creano entusiasmo, diffondono gioia, accostano gli isolati, rendono partecipi tutti alla vita universitaria.
Il gruppo animatori si forma un po’ alla volta, si ritrova anche al di fuori delle ore di lezione. Può iniziare con quanti negli anni sono stati annualmente eletti ed arricchirsi con quanti desiderano partecipare in modo più impegnato. È quello che promuove attività fuori dall’Università, che collabora con il coordinatore nella riuscita delle visite culturali, che studia qualche iniziativa da promuovere lungo il corso dell’anno. È essenziale però che esso abbia uno spirito di servizio e soprattutto faccia tutto in collaborazione con il coordinatore dell’Università. Risulterebbero controproducenti e disgreganti iniziative autonome nell’Università.